PNRR Missione 5: Inclusione e Coesione

Stato dell’arte e prospettive

La Missione 5 C2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), avviata nel 2021 e con scadenza al 2026, ha l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale e territoriale dell’Italia grazie al programma Next Generation finanziato dall’UE. È la parte del piano che più direttamente incide sulla vita quotidiana dei cittadini, mirando a ridurre le disuguaglianze e a favorire l’inclusione delle fasce più fragili, ricordiamo persone con disabilità, anziani, malati cronici e a rischio di emarginazione.

Obiettivi principali

  • Parità di genere e empowerment femminile: sostegno a politiche di contrasto alle discriminazioni e promozione dell’occupazione femminile.
  • Inclusione sociale: supporto a persone vulnerabili, disoccupati di lungo periodo e soggetti lontani dal mercato del lavoro.
  • Riequilibrio territoriale: interventi mirati nelle aree interne e nel Sud Italia per ridurre il divario infrastrutturale e sociale.
  • Occupazione giovanile: programmi di formazione e inserimento lavorativo per i giovani, con particolare attenzione al Mezzogiorno.

Stato di attuazione

Secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le misure della Missione 5 hanno già introdotto livelli essenziali di prestazioni per favorire l’occupabilità e l’inclusione sociale. Sono stati avviati progetti di formazione professionale e percorsi di reinserimento lavorativo, con particolare attenzione ai soggetti fragili. I nostri associati, in particolare con disabilità certificata e iscritti alle liste di collocamento, hanno potuto frequentare on-line corsi sull’applicazione dell’intelligenza artificiale alla grafica (Canva, Chat GPT, Gemini, Copilot, Midjourney, Perplexity, Prome, ecc) per la redazione di messaggi promozionali e didattici, software per la gestione ed elaborazione dati per la contabilizzazione e per la redazione del curriculum (Pacchetto Office).

L’ISTAT ha evidenziato nel 2025 un miglioramento degli indicatori di partecipazione al lavoro e una riduzione dei divari di genere, ma permangono criticità legate alla disomogeneità territoriale e alla lentezza di alcune procedure.

Prospettive per il 2026

Guardando al 2026, la Missione 5 dovrà:

  • Consolidare i risultati raggiunti e garantire uniformità nazionale nell’applicazione delle misure.
  • Rafforzare il legame con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare quelli legati a lavoro dignitoso, riduzione delle disuguaglianze e inclusione sociale.
  • Superare le criticità burocratiche e garantire continuità ai progetti, evitando che restino iniziative isolate.
  • Promuovere un Codice Unico delle Disabilità e strumenti di monitoraggio digitale per rendere più efficace l’attuazione delle politiche.

Conclusioni

La complessità delle nuove norme e degli interventi del PNRR richiede competenze tecniche e legali specifiche. Sicuramente la comunicazione dovrà coinvolgere più capillarmente il sistema Paese e nel contempo potenziare adeguatamente le infrastrutture specialmente nei comuni di piccola e media taglia.
Il CNAPPC ha recentemente dichiarato che c’è ancora un ampio margine di miglioramento dell’accessibilità del patrimonio pubblico per inutilizzazione di parte dei fondi stanzianti. Pertanto ci auguriamo che nel 2026 ci possa essere maggior intraprendenza e partecipazione ai progetti finanziati con il PNRR, diversamente verrebbero disattesi i presupposti della stessa missione: inclusione sociale e riequilibrio territoriale.

SOS Accessibilità e Sicurezza

Puoi contribuire a sostenere un’Italia più inclusiva e coesa semplicemente collaborando con Mobility Access Pass; attraverso il servizio SOS Accessibilità l’associazione offre assistenza tecnica e legale alle persone con disabilità contro discriminazioni e barriere.

 

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