Alberto è un nostro associato residente nella provincia di Novara che per un ictus ha perso il lavoro prima dell’età pensionabile. Fino a qualche mese fa era docente in un istituto tecnico professionale. Ora è costretto a spostarsi su sedia a rotelle lottando quotidianamente contro barriere di ogni tipo, non solo architettoniche! La nostra associazione MAP con questo post desidera contribuire alla diffusione della sua petizione per raccogliere il più firme possibile per risolvere il suo problema. Aiutaci subito, grazie!

IL PROBLEMA

Prima di rivolgersi alla nostra piccola associazione del nord est, Alberto aveva chiesto invano al direttore dell’ufficio postale al civico 369 del Corso Risorgimento a Vignale, della frazione dove risiede, di superare il dislivello di due gradini per evitargli il disagio di aspettare fuori per ore come un cane solitario, alle intemperie insopportabili specie d’inverno e d’estate, semplicemente l’uscita di un funzionario che si interessi delle sue pratiche.
Il 3 ottobre del 2023 Alberto scrisse anche al sindaco di Novara, cui competenza è la gestione dello spazio del marciapiede pubblico su cui si dovrebbe inserire la rampa. Purtroppo, fin’ora l’unica risposta certa è stata generica:

“Gentile Alberto, come Le ho scritto sui social, abbiamo contattato la persona delle Poste di Novara che si occupa di questi problemi. Abbiamo detto di prendere a cuore il problema, perché come dice Lei è una questione di accessibilità ai servizi e di equità.”

LA PETIZIONE

Con la sua grave disabilità, Alberto deve gestire anche la madre anziana ed allettata con cui convive e non trovando persone di fiducia competenti a cui delegare le sue pratiche allo sportello è fondamentale che possa accedervi liberamente e senza discriminazioni, specie negli enti sostituti dello Stato per l’espletamento di varie pratiche burocratiche.

Così qualche mese fa il nostro Alberto ha lanciato un’importante petizione su Change.org. All’oggi, ha raccolto 121 firme ed altrettanti commenti di solidarietà. Tuttavia, il suo obiettivo è di arrivare almeno a 200 per dare un importante segnale alle autorità competenti che insieme, noi semplici cittadini, possiamo rendere il nostro ambiente urbano migliore, più vivibile per tutti, spezzando le catene della passività.
Da un giorno all’altro, con la fragilità, le nostre vite possono cambiare e le certezze crollare, perché non siamo preparati a vivere in una società distratta, in sintesi educata ad un modello in pratica ostile.

Grazie a persone come Alberto, che hanno il coraggio e la forza di segnalare le situazioni di discriminazione quotidiana, la nostra associazione può contribuire a valorizzare il buono che c’è in ognuno di noi. In altre occasioni la nostra associazione ha fornito consulenze per l’abbattimento/superamento di barriere architettoniche in agenzie bancarie, studi medici e strutture ricettive grazie al suo comitato tecnico scientifico e la rete di partner commerciali.
La petizione servirà a risolvere in via amichevole la questione al più presto ai sensi della Legge 67/2006. Se tale desiderio non fosse raggiungibile entro 30 giorni, allora chiediamo sin d’ora ai firmatari di fare uno sforzo in più donando qualche decina di euro per contribuire alle spese di assistenza legale che Alberto dovrà affrontare in via stragiudiziale o, in extremis, giudiziale. Ricordiamoci che: l’accessibilità è un diritto legittimo che mai dovrebbe essere ignorato da un direttore e da un sindaco che amministra in maniera equa il bene pubblico; e che dove può vivere agevolmente una persona con disabilità tutti vivremmo meglio.

FIRMA ANCHE TU E DONA QUI PER L’ELIMINAZIONE DEI GRADINI:

Se credi che un mondo migliore sia possibile allora entra subito qui e segui le istruzioni: https://chng.it/NGD5cgJFvQ

 

MAGGIORI INFORMAZIONI:

Se vuoi conoscere Alberto e proporgli possibili soluzioni al problema scrivi qui:

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