I PRINCIPALI RISCHI

Molto spesso ci troviamo a spostarci per le strade della città con veicoli elettrici, tipo carrozzine con propulsori e scooter, senza sapere con sicurezza dove transitare. Vediamo dove è possibile circolare in sicurezza.

Dobbiamo sapere che questi mezzi non sono considerati dei veicoli della stessa categoria degli autoveicoli, per cui è richiesta una patente. Pertanto gli utilizzatori di questi mezzi di trasporto spesso non sono informati correttamente in merito a dove è ammesso circolare e dove invece no. Il problema si pone quando i veicoli elettrici transitano in zone pedonali: si potrebbero verificare degli scontri con i passanti. E’ dunque importante sapere come comportarsi per evitare inconvenienti spiacevoli.

LA NORMATIVA

L’articolo 190 del Codice della strada è utile a regolare il comportamento della circolazione dei pedoni. Mentre al punto 7 del medesimo riguarda il transito di carrozzine e mezzi per disabili.

Osserviamo che per poter rispettare queste regole vi sono delle difficoltà per chi si sposta su una carrozzina. I marciapiedi di larghezza inferiore ai 70 cm sono impercorribili dalle carrozzine poiché hanno un ingombro di circa 70-80 cm di larghezza. In questi casi il disagio per il disabile è notevole: costretto a scendere con la carrozzina sulla carreggiata appena trova una rampa accessibile, ma non è una soluzione sicura. Inoltre, pavimentazioni disomogenee, scivoli troppo pendenti, scalini o buche, rendono spesso impossibile la circolazione delle carrozzine, sia per quelle elettriche che per quelle spinte manualmente. In questi spiacevoli casi, l’unica alternativa per poter procedere è spostarsi sullo spazio riservato alla marcia degli autoveicoli. Stessa difficoltà al transito fluido e sicuro quando il marciapiede è sprovvisto di scivoli, o quando questi vengono ingombrati da mezzi parcheggiati davanti, spesso anche i ciclisti intralciano la circolazione incatenando le loro biciclette ai pali in posizioni inopportune. Purtroppo dobbiamo aggiungere all’elenco delle attività incompatibili con il transito pedonale lungo i marciapiedi anche l’occupazione di importanti porzioni di marciapiede da parte dei gestori di esercizi commerciali (bar, gelaterie, ristoranti, ecc.) con gli arredi (tavolini, sedie, ombrelloni, ecc.). Spesso anche gli arredi urbani, vasche porta piante, pattumiere, insegne luminose, ecc. vengono collocati senza criterio rispettoso dell’accessibilità da parte di veicoli elettrici di disabili. Infine, ma non meno fastidioso è trovare i marciapiedi insudiciati dagli escrementi di animali lasciati impunemente spesso dai cani di padroni maleducati e noncuranti del fatto che chi viaggia su sedia a rotelle non è sempre capace a schivarli in modo agile e sicuro!

La morale del racconto è triste: spesso noi disabili, conduttori di veicoli elettrici ingombranti, per tutti i motivi sopra elencati siamo costretti a contravvenire le regole del Codice della Strada, a discapito anche della nostra sicurezza e di altri, per poter circolare in città.

Concludendo, ricordiamo che uno degli scopi principali di MAP è continuare a richiamare l’attenzione delle istituzioni su questi problemi affinché vengano trovate delle soluzioni efficaci. Nessuna buona legge è utile senza un sistema di controllo del suo rispetto. In assenza di un adeguato numero di vigili urbani la giungla trova la sua ragione di esistere. Pertanto, MAP invita tutti i suoi soci e lettori simpatizzanti a segnalare sempre alla Polizia Comunale le auto parcheggiate abusivamente sui parcheggi per disabili e i veicoli che ingombrano gli scivoli dei marciapiedi. Basterebbe scattare una foto e poi inviarla.

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