Avathor One: al MAUTO il prototipo per la mobilità inclusiva

Lo scorso 1° aprile la nostra associazione è stata invitata al MAUTO (Museo dell’automobile) di Torino ad un evento che potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana, secondo la Italdesign di Giorgetto Giugiaro che ha organizzato l’evento. Vi racconto la mia partecipazione all’evento in qualità di referente per il Piemonte esperto in accessibilità, essendo residente a Moncalieri e costretto su sedia a rotelle per aggravamento della mia salute.

I partner del progetto

Foto di Ivano Nicastro per MAP.

Artefici del prototipo Avathor One sono due aziende italiane, la Italdesign e la startup torinese Avathor, che si sono unite per realizzare un’idea futuristica: un veicolo elettrico per utenti con esigenze speciali.

La Italdesign, affonda le sue radici nel 1968 quando fondata a Torino da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani era conosciuta come SIRP Società Italiana Realizzazione Prototipi S.p.A., centro di servizi per il mondo dell’automobile (FIAT, Alfa Romeo, Hyundai e Mitsubishi, ecc.). Molti oggetti usciti dalla mente dei suoi fondatori hanno segnato la storia dell’industrial design, non solo italiano, tanto che oggi sono ammirati in prestigiosi musei come il MoMA di New York.

La Avathor S.r.l. nasce a Torino il 26 gennaio 2024 con una missione chiara: rompere le barriere della mobilità attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e accessibili. La vision dell’azienda è facilitare il diritto di muoversi in autonomia, senza ostacoli o limitazioni. La mission è sviluppare progetti innovativi pensati per migliorare concretamente la vita di chi convive con la disabilità o ha difficoltà motorie. Il motto: la tecnologia non deve solo evolversi, deve farlo per il bene di tutti.

Avathor One

Foto di Ivano Nicastro per MAP.

Il Mauto

Il museo dell’automobile di Torino non poteva essere la sede più indicata poichè è completamente accessibile. In generale è accogliente e inclusivo per tutte le fasce di età e le capacità, coinvolgendo bambini, giovani, adulti e anziani, considerando le diverse disabilità motorie, sensoriali e cognitive. E’ disponibile una sedia a rotelle gratuita a uso dei visitatori con problemi di deambulazione.
Ma veniamo alla cronaca della giornata e ai suggerimenti per i progettisti ed organizzatori di eventi.

Il parere degli utilizzatori con disabilità motorie

Interviste registrate al MAUTO da Tonino Muriana.

Parte 1/2
Parte 2/2

 

Consigli agli organizzatori e ai designer

Condivido la mia esperienza sperando possa essere d’aiuto non solo all’associazione MAP con la quale collaboro, ma anche a tutti gli organizzatori di eventi pubblici e designer di prodotti affinchè possano rendere veramente inclusiva la società.
Sono giunto al MAUTO con un taxi, da Moncalieri a Torino, fino all’ingresso laterale del museo dove è situata la rampa che dà accesso alla caffetteria. Nell’area circostante al Museo è possibile trovare vari parcheggi riservati alle persone con disabilità.
Arrivando alla Reception del museo ho notato immediatamente una lacuna progettuale del bancone: non ha un pianale ridotto adatto per comunicare con comodità con il personale stando seduti su sedia a rotelle. Aspetto che non consente alle persone di muoversi in modo incondizionato ma con un accompagnatore.  Attiguo alla reception c’è una sala con caffetteria e dei tavolini per sorseggiare un caffè o un drink. Il personale è gentile e disponibile per ogni evenienza. Mentre assaporo un cappuccino, arriva il mio amico Ivano che mi fa da accompagnatore; attendiamo qualche tempo e ci accingiamo ad entrare nell’Auditorium, dove si svolgerà la presentazione del prototipo del veicolo.
Come spesso accade negli eventi organizzati da inesperti in materia di accessibilità anche qui trovo difficoltà nel localizzare l’ accesso all’Auditorium per persone su sedia a rotelle e per un po’ giriamo a vuoto.
All’interno trovo altre persone con disabilità motoria; alcuni di essi mi hanno raccontato che hanno collaborato attivamente per la realizzazione del progetto, valutando in prima persona il veicolo per identificarne pregi e difetti.
Dopo i doverosi saluti iniziali da parte di una giornalista del Corriere della Sera/Gazzetta dello sport, iniziano gli interventi del team dell’azienda Author, esperti provenienti da diversi settori, ognuno con una lunga carriera imprenditoriale e un forte impegno verso l’innovazione, la sostenibilità e l’eccellenza.
Gli organizzatori hanno consentito il dibattito con il pubblico: non sono mancati imbarazzo e perplessità nella parte finale dell’incontro alla mia domanda riguardo la possibilità di utilizzazione del veicolo da persone mancine nel rispetto dei principi dell’Unversal Design.
A conclusione dell’evento gli ideatori hanno dichiarato di avere intenzione nel prossimo futuro di realizzare degli hub di sharing di Avathor nel contesto metropolitano di Torino, ad esempio negli aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, musei, ecc.…
Al termine dell’evento di presentazione gli organizzatori hanno omaggiato tutti gli ospiti con un invito al day lunch, occasione preziosa di networking ed esperienza indimenticabile.

Contatta Tonino Muriana per saperne di più scrivendo qui: