La scomparsa dei parcheggi per possessori di CUDE
Con la diffusione delle auto elettriche nelle città i posteggi nati per le persone con disabilità vengono pian piano sostituiti da quelli attrezzati per ricaricare le batterie. La nostra associazione desidera dare eco alle numerose segnalazioni, ricevute da tutt’Italia, per richiamare l’attenzione su una problematica che deve trovare al più presto una soluzione equa a livello politico.
Facilitare l’equilibrio tra Inclusività e Innovazione
Negli ultimi anni, il delicato equilibrio tra l’accessibilità per le persone con disabilità e l’espansione delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, come i parcheggi per le ricariche delle auto elettriche, sembra essere un diritto messo in discussione. Mentre da un lato la transizione verso un’energia più pulita e una mobilità più ecologica sono aspetti fondamentali per il futuro, dall’altro non possiamo dimenticare l’importanza di garantire pari opportunità di mobilità per tutti, in particolare per le persone con disabilità.
La Regola dei 20 Posteggi: Un Diritto da Rispettare
Secondo la normativa italiana, in particolare il DM 236/1989, per ogni 20 posteggi in un’area di sosta, uno deve essere destinato alle persone disabili. Questa regola è stata concepita per garantire che le persone con difficoltà motorie possano parcheggiare in prossimità degli ingressi di edifici pubblici e commerciali, migliorando così la loro accessibilità alla città e ai suoi servizi. Tuttavia, con l’aumento delle colonnine di ricarica per auto elettriche, i posti riservati alle persone con disabilità stanno lentamente scomparendo, rischiando di compromettere questo diritto fondamentale.
Il Dilemma delle Città Moderne
In molte città, la scarsità di spazio per la sosta diventa un problema acuto, poiché le aree destinate alla mobilità elettrica stanno aumentando. Sebbene la promozione di veicoli elettrici parallelamente ai disincentivi dei veicoli più inquinanti siano importanti per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dell’aria, non si può sfavorire le persone con disabilità. Queste ultime, infatti, necessitano di parcheggi adeguati per accedere comodamente ai servizi e agli spazi pubblici. Pertanto, è necessario ripensare le politiche di mobilità sostenibile in modo che non penalizzino le persone più vulnerabili ma trovino soluzioni eque, ovvero non discriminatorie.
Le Proposte per Risolvere la Questione
Alcuni esperti suggeriscono di riorganizzare gli spazi di sosta in modo che i parcheggi per auto elettriche siano collocati in zone meno centrali o meno frequentate, mentre nelle aree strategiche e più trafficate dovrebbe essere mantenuta una forte quota di posteggi riservati ai disabili. Un altro approccio potrebbe essere quello di aumentare il numero di colonnine di ricarica in parcheggi multipiano o sotterranei, evitando così di togliere spazio ai parcheggi per persone con disabilità.
Inoltre, l’adozione di tecnologie avanzate come sistemi di monitoraggio intelligente potrebbe aiutare a gestire meglio l’uso degli spazi di sosta, permettendo di verificare in tempo reale la disponibilità di posteggi riservati ai disabili. In questo modo, si potrebbe ottimizzare l’uso di ogni singolo posto auto, riducendo le inefficienze e migliorando l’accessibilità.
Conclusione
Mentre l’innovazione tecnologica nel settore della mobilità è fondamentale per il futuro delle nostre città, è altrettanto essenziale che ogni intervento urbanistico e infrastrutturale non vada a discapito dei diritti delle persone con disabilità. I posteggi per disabili non sono un lusso, ma una necessità fondamentale che non può essere ignorata.
Devono essere garantiti in ogni fase di progettazione e sviluppo urbano. Solo in questo modo possiamo creare città veramente inclusive, dove l’accessibilità per tutti è una priorità, senza sacrificare i progressi in termini di sostenibilità ambientale.
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Laureata allo IUAV. Libera professionista dal 2012. Impegnata in progetti EcoSocioSostenibili. Presidente MAP dal 27 febbraio del 2021.