Grazie alle recenti agevolazioni dovute ai bonus edilizi la diffusione di rampe d’accesso è incrementata nella riqualificazione di condomini esistenti. Tuttavia, sono ancora troppi gli amministratori, poco lungimiranti, che per timore di complicare eccessivamente la gestione dei cantieri nell’ambito del Superbonus hanno preferito escludere i lavori per l’abbattimento o superamento delle barriere architettoniche.  Ecco che la conoscenza e l’esperienza giocano un ruolo fondamentale anche nella scelta della rampa d’accesso.

IL PROBLEMA

Da una nostra analisi sembra che criteri progettuali come la fruibilità, comfort ed estetica siano solo un lusso per i più agiati, anziché essere diritti universali per tutti.
In molti casi gli amministratori di condominio hanno escluso a priori dal capitolato dei lavori le opere per l’abbattimento o superamento delle barriere architettoniche, nonostante le recenti importanti agevolazioni fiscali. Tra i vari motivi abbiamo riscontrato il timore di complicare la gestione dei cantieri con ulteriori variabili ed incognite (disponibilità di componenti e prezzi certi nel tempo).

In aggiunta, nonostante le agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche si estendessero dalle persone con disabilità certificata ad anziani di almeno 65 anni, la mancanza di esperienza e conoscenze tecniche ha giocato a sfavore di interventi per l’accessibilità.
Vorremmo credere che il meccanismo del Superbonus fosse nato da buone intenzioni per contrastare il periodo post covid. I fatti invece dimostrano che sono emerse importanti criticità che hanno inficiato il raggungimento degli obiettivi di riqualificazione dettati dal Green Deal: non solo elevate prestazioni energetiche e strutturali, ma anche accessibilità. La strada per rendere le città più inclusive è ancora lunga.

In primis,  i requisiti per accedere alle agevolazioni come l’obbligo della verifica della doppia conformità, tra stato autorizzato e stato di fatto e di quest’ultimo con lo stato accatastato, ha intasato gli uffici tecnici per eccessive domande di accesso agli atti. Situazione che non sarebbe accaduta se si fosse resa obbligatoria la dotazione di un fascicolo del fabbricato aggiornato, con registrate tutte le autorizzazioni dei lavori eseguiti nel tempo, per accedere agli incentivi fiscali.
Secondariamente, la necessità di avere capacità finanziaria per cedere i crediti d’imposta a terzi ha creato una situazione drammatica, affatto trasparente, mettendo in difficoltà svariati operatori.
In questo panorama soltanto gli amministratori più competenti ed organizzati in modo manageriale sono riusciti a valorizzare gli edifici in modo conveniente. Pertanto, l’accesso alle informazioni corrette in tempi utili è vitale per controllare variabili apparentemente inconciliabili come tempo, costi e qualità.

SOLUZIONI PERSONALIZZATE

In questo contesto diventa fondamentale essere aggiornati sul tema in questione, sia dal punto di vista delle tecnologie dei prodotti e sia delle esigenze di mercato. La nostra associazione nell’ambito dell’accessibilità ha identificato le rampe d’accesso della WM System poichè il suo sistema produttivo modulare consente di personalizzare il prodotto, sia dal punto di vista dimensionale che dal punto di vista estetico.

Segnaliamo che da qualche anno è possibile scegliere il colore della rampa in base ad un campionario di colori e finiture (foto seguenti). Un altro dettaglio studiato per migliorare l’estetica e le operazioni di pulizia è costituito dalle paratie, ossia dei pannelli di chiusura del basamento della rampa (vedasi foto sopra).

Infine, non meno importante è l’aspetto della sicurezza più adeguata alle esigenze dell’utente. Un dettaglio studiato con accuratezza è ad esempio il bordo della rampa un po’ più alto, diversi tipi di parapetti protettivi ecc.

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