Informazioni utili e novità

Il problema più segnalatoci dai nostri associati automuniti, in particolare con disabilità riconosciuta, è di non riuscire a trovare il parcheggio adeguato in tempi ragionevoli. Grazie alle segnalazioni e suggerimenti la nostra associazione sta sviluppando un progetto multidisciplinare per offrire soluzioni e ridurre l’increscioso disagio anche in favore delle persone con disabilità temporanee.

Benchè la normativa sia piuttosto chiara per quanto riguarda la progettazione, la realizzazione degli stalli dedicati ai veicoli per il trasporto di persone con disabilità, sia in luoghi pubblici che privati, e anche le sanzioni ai parcheggiatori abusivi, il problema è affatto risolto. Infatti, specie nei centri urbani, capita sovente di trovare gli stalli occupati abusivamente o inutilizzabili perchè posizionati in luoghi non appropriati, magari vicino a marciapiedi insormontabili e senza il sufficiente spazio per manovrare il trasbordo sulla propria carozzina in modo sicuro ed agevole.

Riferimenti normativi

La legge consente di parcheggiare sugli stalli riservati alle persone con disabilità solo esibendo l’apposito contrassegno. Perciò possono parcheggiare anche gli accompagnatori della persona con disabilità purchè questa sia presente a bordo e munita dell’autorizzazione. Si tratta di un tagliando con il simbolo grafico della disabilità, pensato per facilitare la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità, anche in zone vietate alla generalità dei veicoli. Previo accertamento medico si richiede il contrassegno al proprio Comune di residenza. Tuttavia è utilizzabile su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’ art.188 del Codice della Strada e art. 381 del Regolamento di esecuzione del CdS.

Da quando è stato introdotto, il contrassegno ha variato la veste grafica, per cui prima di segnalare un abusivo è bene essere certi. Fino al 15 settembre del 2012 il contrassegno per auto era un tagliando di colore arancione, con il simbolo nero della sedia a rotelle. Dal 15 settembre del 2012, con il DPR n. 151 (Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012) è entrato in vigore il nuovo contrassegno unificato disabili europeo (CUDE) di parcheggio per disabili. Quest’ultimo è riconoscibile poichè ha il fondo azzurro chiaro, di forma rettangolare e con il simbolo internazionale dell’accessibilità bianco della sedia a rotelle su fondo blue scuro. Ha una validità di cinque anni, al termine dei quali può essere rinnovato. Inoltre, può essere rilasciato anche a tempo determinato nel caso in cui a richiederlo sia una persona con invalidità temporanea.

Nel 2012 il nostro Paese, recependo la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea n. 98/376/CE, ha sostituito il vecchio contrassegno ed esteso la sua validità agli altri paesi aderenti all’UE. Si tratta di un grande passo di civiltà per l’inclusione delle persone con disabilità ma che di per se’ non può funzionare senza un adeguato sistema di controllo per il rispetto della legge.

Beneficiari del contrassegno per il parcheggio

Hanno diritto al rilascio del contrassegno per il parcheggio negli stalli riservati alle persone con le seguenti caratteristiche:

  • con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta;
  • non vedenti.
Per un periodo inferiore ai cinque anni, può essere rilasciato anche a:
  • persone con temporanea riduzione della capacità di deambulazione a causa di infortunio o per altre cause patologiche;
  • persone con totale assenza di ogni autonomia funzionale e con necessità di assistenza continua, per recarsi in luoghi di cura.

Il contrassegno invalidi non è vincolato a uno specifico veicolo perché ha natura strettamente personale. Inoltre, deve essere sempre esposto in originale, ben visibile sul parabrezza del veicolo. Infine, in caso di decesso del titolare, di perdita dei requisiti o di scadenza del termine di validità, il contrassegno deve essere restituito all’ufficio competente che lo ha rilasciato.

Parcheggiare abusivamente in parcheggio: quando è violenza privata?

Nel 2017 la sentenza n. 17794 della Quinta sezione penale della Suprema Corte ha riconosciuto che occupare un parcheggio disabili è violenza privata. Tuttavia, la sentenza si riferisce unicamente al posto riservato nominale (con numero di targa identificativo ed il numero di ordinanza del tesserino blu), cioè il parcheggio sotto casa, e non a quello generico che possiamo trovare, per esempio, fuori i centri commerciali.

Conclusioni

La criticità della normativa attuale e del sistema di controllo dei parcheggiatori abusivi risiede principalmente in due problematiche alle cuali la ns associazione sta lavorando per offrire soluzioni efficaci: tempi lunghi di attesa eccessivi per trovare il parcheggio adeguato, impossibile nei luoghi privati poichè le forze dell’ordine non hanno autorità per fare rispettare regole di civiltà e nei luoghi pubblici dove ce l’avrebbero non hanno gli strumenti efficaci per far rimuovere il mezzo non autorizzato. A tutto ciò, in alcune realtà si aggiunge anche la scarsa volontà di investire risorse umane ed economiche per sanzionare gli infrattori e garantire la soddisfazione delle esigenze delle persone con disabilità in tempi utili.

Per collaborare e/o investire in progetti per lo sviluppo di prototipi per la facilitazione della mobilità delle persone con disabilità compila il seguente formulario. Grazie!

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