Segnaliamo la recente attivazione di un portale dedicato alle problematiche legate alla disabilità per i residenti nella Regione Friuli VG.  Si tratta del sito web “Disabilità.regione.fvg.it” (link) gestito dalla Direzione Centrale regionale per la Salute, Politiche Sociali e Disabilità.

Ha subito attirato la nostra attenzione la sezione dedicata ai servizi dell’abitare poichè la nostra associazione è impegnata da tempo a risolvere, tra numerose difficoltà, il problema di alcuni associati in cerca di un alloggio adeguato alle loro esigenze, mutate a seguito dell’aggravamento della disabilità. L’esperienza fin’ora è stata deludente: una ricerca lunga quasi un anno ancora attiva, abbiamo superato la media. Risposte vaghe da parte dei servizi sociali e tempi incerti sull’uscita degli appositi bandi (LR n.1/2016) .

In aggiunta, abbiamo riscontrato che molti comuni hanno chiuso le liste di attesa per l’assegnazione d’alloggi popolari, a prezzi calmierati (canone inferiore al 30% del reddito), perchè la domada superava l’offerta. Abbiamo verificato che attualmente solo il 2% degli alloggi ATER sono destinati alle persone con disabilità. La maggioranza degli assegnatari non sono cittadini italiani e nemmeno con disabilità certificate. Pensiamo che la situazione si complicherà ulteriormente con l’arrivo di numerosi profughi a causa del conflitto tra Russia e Ucraina.

Servizi regionali per l’abitare

Invitiamo ad esplorare la sezione Servizi per l’abitare nel sito web della regione Friuli V.G. gestita in collaborazione con la Consulta Regionale Disabili FVG, Hattivalab e Infohandicap.
Nella sezione l’offerta residenziale è rappresentata da tre diverse tipologie di strutture:

  • Residenza Protetta (RP): accoglie “soggetti adulti con gravi o gravissime limitazione nell’autonomia funzionale tali da richiedere interventi di vario grado e tipo (assistenziale, sanitario, riabilitativo) e che non possono permanere nel proprio nucleo familiare o perché inesistente o a causa della consistenza dell’aiuto richiesto” (DPReg. 083/1990). Il servizio è assicurato per l’intera settimana e per tutto l’anno. La vita comunitaria all’interno della residenza prevede momenti di animazione e attività educative finalizzate a sviluppare l’autonomia personale e a soddisfare i bisogni di relazione e socializzazione. La RP incentiva i rapporti con la famiglia e la rete parentale con l’obiettivo di favorire, laddove possibile, il rientro della persona con disabilità nel nucleo familiare e/o promuovere forme di responsabilizzazione dei congiunti nei confronti del parente con disabilità. La Residenza Protetta assicura la presenza di alcune figure professionali principali: educatori professionali, assistenti domiciliari e dei servizi tutelari, infermieri professionali e medici. Il centro garantisce prestazioni sanitarie, riabilitative e di sostegno psicologico con personale esterno (medici specialistici, riabilitatori, terapisti logopedisti). La residenza ha spazi individuali e semicollettivi, servizi collettivi e servizi generali, spazi di collegamento e attrezzature esterne.
  • Comunità Alloggio (CA): è “un servizio residenziale organizzato funzionalmente come comunità a carattere familiare, destinato alla convivenza di un numero limitato di persone adulte che presentano problematiche omogenee o compatibili e non possono o non intendono vivere autonomamente o presso i loro familiari” (DPReg. 083/1990). Si tratta di una struttura che ospita adulti con disabilità con bisogni sanitari di medio-bassa complessità. La comunità alloggio per disabili ha una capacità ricettiva compresa tra i 7 e i 14 posti, inclusi eventuali posti riservati alle emergenze. Relativamente al personale, non è prevista una presenza stabile di determinate figure professionali. Sono comunque possibili interventi da parte di educatori-assistenti su segnalazione del servizio sociale e/o servizi integrativi. Sotto il profilo strutturale, la comunità si caratterizza come un comune appartamento che riconosce spazi individuali (camera da letto), servizi generali e spazi comunitari (sala da pranzo/soggiorno, cucina, lavanderia/stireria/guardaroba, ripostiglio, servizi igienici).
  • Gruppo Appartamento (GA): è “un servizio residenziale destinato alla convivenza di un numero limitato di utenti adulti (massimo 6) […] affetti da minorazioni fisiche-psichiche o sensoriali con discreta autonomia e autosufficienza, possibilmente inseriti al lavoro, o frequentanti quotidianamente altri servizi diurni, privi della famiglia o che non possono/non desiderano, vivere nella propria” (DPReg. 083/1990). Le persone con disabilità ospitate sono responsabilizzate rispetto all’organizzazione e alla gestione della vita comunitaria all’interno della struttura. Con riferimento al personale impegnato nella presa in carico delle persone con disabilità accolte, si prevede la presenza programmata di educatori e addetti all’assistenza di base; inoltre, durante le ore notturne, è assicurata la presenza di un operatore. Dal punto di vista delle caratteristiche strutturali, il GA si rappresenta come un alloggio di civile abitazione avente specifici requisiti di idoneità e sicurezza; esso, ubicato in un centro abitato servito da mezzi pubblici e da servizi commerciali e ricreativi, si articola in: spazi individuali (camere da letto singole o doppie e stanza per l’operatore); servizi generali e spazi comunitari (zona soggiorno e zona pranzo- cucina); servizi igienici. Per tutte le sopraccitate tipologie, i bisogni sanitari della persona con disabilità, nonché le terapie di mantenimento e di prevenzione, sono assicurate dall’Azienda sanitaria competente, attraverso l’erogazione diretta di prestazioni oppure con il rimborso delle spese sostenute dalla struttura.

A chi rivolgersi?

Per ulteriori informazioni sull’offerta residenziale, a seconda della tua residenza, puoi rivolgerti a uno dei seguenti Enti gestori:

SEGNALAZIONI SUL SERVIZIO

Ringraziamo sin d’ora chi volesse condividere la propria esperienza riguardo alla ricerca dell’alloggio accessibile per dare speranza a chi è ancora sfortunatamente intrappolato in alloggi invivibili e in attesa di una risposta da parte degli enti preposti all’erogazione del servizio pubblico.

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