La Legge nazionale 112 del 2016 (G.U. Serie Generale n.146 del 24-06-2016) “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.” ha introdotto importanti misure che negli anni successivi sono state modificate ed integrate. Vediamo in generale che cosa consiste il “Fondo dopo di noi”, quali risorse, quali progetti finanziabili, chi sono i destinatari, come redigere la domanda e a chi presentarla considerando le diverse declinazioni della Legge nelle varie regioni.

IL FONDO: RISORSE ED ATTIVITÀ

La L. 112/2016 all’art. 4 definisce le finalità del Fondo, mentre i successivi decreti ministeriali di attuazione definiscono la ripartizione delle risorse economiche tra le varie regioni.
Il Decreto interministeriale del 22 dicembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.31 del 7-2-2024, definisce il Piano di riparto relativo all’annualità 2023 in ciascuna regione per un totale di 76.100.000 euro a sostegno di progetti per il Dopo di noi, mediante i Comuni o gli ambiti territoriali indicati da ciascuna regione.

RISORSE ECONOMICHE

  1. ABRUZZO: 1.658.980 euro
  2. BASILICATA:  715.340
  3. CALABRIA: 2.427.590 euro;
  4. CAMPANIA: 7.587.170 euro;
  5. EMILIA-ROMAGNA: 5.806.430 euro;
  6. FRIULI-VENEZIA GIULIA: 1.529.610 euro;
  7. LAZIO: 7.617.610 euro;
  8. LIGURIA: 1.887.280 euro;
  9. LOMBARDIA: 13.172.910 euro;
  10. MARCHE: 1.917.720 euro;
  11. MOLISE: 380.500 euro;
  12. PIEMONTE: 5.456.370 euro;
  13. PUGLIA: 5.167.190 euro;
  14. SARDEGNA: 2.085.140 euro;
  15. SICILIA: 6.346.740 euro;
  16. TOSCANA: 4.718.200 euro;
  17. UMBRIA: 1.088.230 euro;
  18. VALLE D’AOSTA: 159.810 euro;
  19. VENETO: 6.377.180 euro.

ATTIVITÀ FINANZIABILI

In breve riportiamo le attività finanziabili a sostegno delle persone con disabilità grave:
a) percorsi di deistituzionalizzazione e di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento;
b) interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, nel rispetto della volontà delle persone con disabilita’ grave, ove possibile, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi;
c) interventi innovativi di residenzialità volti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto;
d) sviluppare, ai fini di cui alle lettere a) e c), programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile;
2. Al finanziamento dei programmi e all’attuazione degli interventi di cui al comma 1, nel rispetto del principio di sussidiarietà e delle rispettive competenze, possono compartecipare le regioni, gli enti locali, gli enti del terzo settore, nonché altri soggetti di diritto privato con comprovata esperienza nel settore dell’assistenza alle persone con disabilità e le famiglie che si associano per le finalità di cui all’articolo 1. Le attività di programmazione degli interventi di cui al comma 1 prevedono il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.

DESTINATARI

La legge che introdusse il Fondo dopo di Noi definì anche il requisito per accedervi, ovvero il grado di disabilità, con l’art 3, comma 3 della L.  n.104 del 5/3/1992 (G.U. Serie Generale n.39 del 17-02-1992 – Suppl. Ordinario n. 30) Nonostante le successive modificazioni ed integrazioni ancora oggi i destinatari devono trovarsi nella condizione di disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità), essere privi del sostegno familiare o in procinto di essere privi di entrambi i genitori, o che gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale. L’obiettivo finale del fondo è dunque favorire la permanenza a domicilio o la collocazione in situazioni abitative assimilabili a quelle familiari attraverso un percorso progettato per facilitare la progressiva presa in carico della persona fragile, già durante l’esistenza in vita dei genitori, in modo da ridurne eventuali traumi psicologici.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • piena aderenza alle prescrizioni del Decreto Ministeriale;
  • concretezza e realizzabilità;
  • individuazione certa dei beneficiari;
  • individuazione degli eventuali immobili, se coerenti e previsti nelle azioni progettuali;
  • attivazione degli altri attori in grado di concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali della legge e di quelli di progetto, dando luogo a forme di partenariato, prioritariamente costituite con gli Enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni e con le Aziende sanitarie, e con il coinvolgimento delle persone disabili e delle loro famiglie, nonché delle loro Associazioni;
  • esplicitazione dell’utilizzo, nei confronti dei singoli beneficiari, del progetto personalizzato con rinnovata presa in carico, da correlare a un progetto personalizzato coerente con l’impianto del Dopo di Noi, che responsabilizzi alla pari l’Ente gestore dei servizi assistenziali e l’equipe multidisciplinare, pena la riduzione o la revoca dei finanziamenti;
  • formazione per i singoli beneficiari di un budget di progetto;
  • indicazione degli stati di avanzamento del progetto e relativo monitoraggio.

COME FARE DOMANDA

La L 112/2016 all’art.3 conferisce alle regioni libertà nella programmazione, definizione dei criteri, modalità per l’erogazione e pubblicità dei finanziamenti erogati, per la verifica dell’attuazione delle attività svolte e delle ipotesi di revoca dei finanziamenti concessi. La domanda di finanziamento va indirizzata, mediante un apposito modulo, allo sportello dedicato alla disabilità del proprio Comune o del suo Distretto. Al modulo dovranno essere allegati documenti come l’ISEE Ordinario e la descrizione del progetto di Vita indipendente.

La nostra associazione, mediante delega, ha inviato tramite PEC svariate domande di finanziamento in diverse regioni. Per richiedere informazioni sull’assistenza basta compilare il seguente formulario. Gli associati potranno ricevere una consulenza gratuita di benvenuto.

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