Almeno da un paio di anni si parla di PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza) ma all’oggi quanti enti pubblici hanno sviluppato conoscenze concrete ed utili per il benessere della propria comunità?
Per i prossimi tre anni, termine di scadenza del PNRR, la nostra associazione MAP si propone di facilitare le informazioni riguardanti progetti virtuosi sull’inclusione sociale delle persone con disabilità.

L’ESPERIENZA DELLA P.A. DI EMPOLI

Il primo, della serie di esempi virtuosi, si trova in Toscana rappresentato dal Comune di Empoli, un’area di 62,28 km² a 28 metri sul livello del mare e con una popolazione di 48.442 abitanti (2017 ISTAT). Lo scorso giugno 2023 con i fondi del PNRR ha completato tre progetti partecipando nel 2022 al Bando sull’accessibilità museale M1C3-Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi” e con il coordinamento tecnico scientifico di Promo PA Fondazione, l’Ente ha conseguito magistralmente, su tutte le misure presentate, un cospiquo finanziamento per incrementare la partecipazione alla cultura degli spazi espositivi in sua gestione, secondo le linee di indirizzo dell’accessibilità e dell’inclusione.

IL BUDGET

Fonte: Servizio d’orientamento dei Comuni.

Alla data odierna, grazie al PNRR il Comune di Empoli ha ottenuto € 18.931.926,00 per finanziare 14 progetti, di cui tre per l’abbattimento e superamento delle barriere architettoniche.

LA CHIAVE DEL SUCCESSO

Cristina Gelli, la Direttrice dei Musei di Empoli, in una recente intervista pubblicata su OREP ha spiegato i punti di forza che hanno contribuito al successo, nonchè le strategie adottate per superare le problematiche emerse durante la realizzazione dei progetti di accessibilità. Innanzitutto, la P.A. di Empoli ha realizzato tre progetti di accessibilità in sei mesi, tempo relativamete breve. La velocità è stata l’elemento premiante, in termini di punteggio nella graduatoria.

Un cronoprogramma ben definito: tappe intermedie -per la correzione della tabella di marcia a dicembre del 2022- e scadenza a fine giugno 2023. Il progetto contemplava la medesima scadenza per tutti gli spazi espositivi: inclusi i lavori per l’accessibilità cognitiva e sensoriale del museo della Collegiata. Fondamentale per il successo del progetto è stato l’uso sapiente degli “step intermedi” per ogni progetto, momenti dedicati alla soluzione di problemi imprevisti, evitando l’allungamento dei tempi, oltre la scadenza prevista.

L’organizzazione di un Tavolo di lavoro, composto da professionisti competenti e ben coordinati, ha permesso di raggiungere gli obiettivi specifici attesi. La consulenza esterna di Promo Pa Fondazione ha fornito all’Ente una valida rosa di fornitori dei servizi strumentali al progetto, riducendo il lavoro di ricerca che altrimenti avrebbe sovraccaricato l’intera Amministrazione. Un altro punto di forza del progetto è stata la collaborazione con gli stakeholder (ndr portatori d’interesse): fin dalla fase progettuale, sono state coinvolte associazioni, fornitori e il pubblico interessato, ascoltando le loro esigenze e i loro riscontri. A loro va riconosciuto un grande supporto nella fase di realizzazione.
Ciò ci ha permesso di adattare il progetto alle specifiche necessità, rendendo i musei veramente inclusivi per tutti, comprese le persone autistiche o con disabilità. Infine, il Comune ha messo a punto un processo organizzativo dedicato ai progetti PNRR, consentendo di priorizare le azioni relative ai diversi investimenti e dunque di accelerare i tempi.
Per il progetto, abbiamo gestito tutte le attività internamente, senza assumere nuovo personale specifico. Ci siamo affidati alla squadra già presente nella pubblica amministrazione, composta da un amministrativo del Comune e un dirigente, per gestire la parte amministrativa e la ragioneria. Inoltre, ci siamo avvalsi della consulenza esterna di Promo PA, che ci ha supportato in diverse fasi del progetto. Durante i sei mesi di lavoro intenso, è stato coinvolto un dipendente di ogni ufficio per restare nelle tempistiche previste e lavorato giorno e notte per portare avanti il progetto con efficienza.

LE SFIDE

Esempio di organigamma delle risorse umane per la gestione del PNRR.

Il progetto ha affrontato diverse problematiche. In particolare, la mancanza di chiarezza e comunicazione da parte del Ministero della Cultura ha reso difficile comprendere appieno le aspettative e le tempistiche richieste dal Bando. L’impossibilità di un contatto diretto ha impedito di chiarire dubbi interpretativi, poichè non contemplati nella sezione FAQ.
Inoltre, la tanto promessa semplificazione del PNRR è satata disattesa dalla complessità della check-list da seguire. L’esperienza con Regis è stata problematica dal punto di vista tecnico e pratico. A causa della spiccata celerità da parte della squadra, creata con risorse interne al Comune, è stato possibile accedere alla piattaforma solo a lavori terminati e questo ha creato una discrepanza significativa nella rendicontazione. Infine, a causa della complessità del lavoro e delle diverse tipologie di competenze da reperire, il Museo ha dovuto frammentare i servizi e definire diversi incarichi: ciò ha comportato la redazione di una serie di pratiche, atti pubblici e verifiche della Ragioneria che, a cascata, hanno appesantito tutti gli uffici della macchina amministrativa, contradicendo i propositi dello stesso Piano di non intasare di lavoro le risorse in organico. In tempi brevi reperire risorse umane competenti è molto difficile. Il rischio di sbagliare valutazioni e disattendere le aspettative non è marginale.

ALTRE PUBBLICAZIONI

“Inclusione e Coesione”. 11 mld al Terzo Settore dal PNRR

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