ORTI INCLUSIVI A GORIZIA
Il progetto “Alti ed altri orti sociali” è stato recentemente presentato a Gorizia nel giardino municipale di Palazzo Attems Santa Croce. Alla presentazione hanno partecipato il giornalista Pierpaolo Gregori, moderatore, Rodolfo Ziberna, sindaco della città, Riccardo Riccardi, vicepresidente della Regione -con delega alla Salute- , Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Carigo, Giampiero Licinio, il presidente di Fish Fvg, Maria Cristina Schiratti la presidente di Anffas Udine e, in fine ma non meno importante, il progettista Francesco Portelli, architetto.
I CRITERI PROGETTUALI
Il progettista ha spiegato i criteri alla base degli orti rialzati (alti): pensati per coltivatori con esigenze speciali come chi è costretto a muoversi in carrozzina e chi hadisabilità visive. La posizione facilita l’orientamento in base ai sensi olfattivi. Il progetto vuole integrare quanto è già presente, oggi, in un terreno esteso di 8.000 metri quadrati in via Merici, nel quartiere di Montesanto. A corredo dell’encomiabile iniziativa sono stati previsti corsi di formazione e la costituzione di una biblioteca finalizzata all’auto-apprendimento.
Secondo Riccardi esperienze come gli orti sociali vanno difese e custodite poiché “rappresentano una parte della storia personale di chi si prende cura di questi pezzi di terra”.
Il presidente dell’ATER, Russiani, ha colto l’occasione per ricordare al pubblico presente all’evento che l’ente regionale “fa anche ‘altro’, oltre a costruire case per chi ne ha bisogno”, e ha confermato la disponibilità dei locali vuoti di sua competenza per le varie attività associative. A conclusione ha promesso che sarà garantita alle persone con disabilità, prevalentemente motorie, la possibilità di svolgere un’attività proficua non solo sotto il profilo della riabilitazione socio-lavorativa, ma anche sotto quello dell’alimentazione, grazie all’accesso a cibi freschi, naturali e sicuri, in quanto auto-prodotti.
CONCLUSIONI
Riguardo l’iniziativa goriziana la nostra associazione attende di poter partecipare all’inaugurazione degli orti inclusivi prevista per il prossimo settembre.
Nel frattempo, la nostra associazione è attualmente impegnata nello sviluppo di progetti di cohousing con attività didattiche agricole, non solo nel Friuli V.G, ma anche in Veneto, Lombardia e Sardegna dove conta su importanti referenti. Pertanto, chi volesse parteciparvi è invitato a scriverci compilando il seguente formulario.