E’ al centro delle polemiche negli ultimi mesi, ma che cos’è esattamente la tecnologia 5G? L’acronimo 5G sta per “Quinta Generazione” ed è lo standard di comunicazione cellulare che sostituirà gli attuali 3G e 4G (figura 1).

Figura 1: L’evoluzione degli standard di comunicazione cellulare. Fonte http://www.whatmobile.net/difference-3g-4g-5g/

La caratteristica –teorica– di tale standard è la velocità di trasmissione dati, da 10 a 100 volte quella di una attuale linea domestica con fibra ottica. Sottolineiamo  la parola “teorica”, per il fatto che in realtà ci sono molti fattori che ne limiteranno l’effettiva velocità di trasmissione:

  1. la necessità di coprire con programmi antivirus le attuali vulnerabilità agli attacchi “hacker”, che ne consumeranno parte della  memoria dei microprocessori e della larghezza di banda;
  2. l’affollamento di utenti collegati simultaneamente;
  3. il collo di bottiglia rappresentato dalle dorsali di fibra ottica e dai server di internet;
  4. le limitazioni fisiche delle frequenze ultra-alte, necessarie per implementare il nuovo standard.

Analizziamo brevemente cosa ci sia di vero nelle affermazioni, a favore e contro il sistema 5G, mese in giro dai media e poi amplificate dai commenti nelle reti sociali.

Aspettative esagerate e presunti rischi da dimostrare

E’ innegabile che il sistema 5G sarà più veloce dell’attuale 4G, per il semplice fatto che frequenze di trasmissione maggiori consentono larghezze di banda maggiori, alle quali si corrisponde una maggiore capacità di trasmissione dei dati. Questo è conseguenza di leggi fisiche, e il marketing delle aziende telefoniche fa leva sulla velocità di connessione per giustificare il maggiore costo dei telefonini 5G e, presuntamente, delle tariffe più alte che serviranno a pagare i cospicui investimenti che l’adeguamento delle reti cellulari richiederà per rendere operativa la tecnologia 5G.  Teoricamente, il nuovo standard telefonico dovrebbe consentire velocità di trasmissione fino a 800 GB/s, che vuol dire la capacità per scaricare un intero film ad alta risoluzione in qualche frazione di secondo. Nella pratica, le massime velocità di scarica saranno dell’ordine di 1 – 10 GB/s, comunque decisamente maggiori di quelle attualmente conseguibili con le reti ADSL domestiche e 4G cellulari. Il vantaggio principale (per le aziende telefoniche!) è che un canale con capacità di 800 GB/s consente di servire fino a 1.000.000 utenti/km2, contro “solo” 4.000 utenti/km2 che può supportare l’attuale rete 4G. Per l’utente, invece, una rete di comunicazioni molto veloce consentirà lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale e dell’Internet of things (internet delle cose, cioè, la possibilità di controllare i più svariati dispositivi attraverso internet, dal semplice frigo di casa alla sala operatoria nella quale il chirurgo opera a distanza, eliminando gli spostamenti dei pazienti nelle urgenze). Il rovescio della medaglia è che le reti più veloci comportano svariati rischi ed inconvenienti:

  1. Rischio di attacchi informatici a server “sensibili” (Facebook, Amazon e agenzie governative, da sempre nel mirino degli hacker).
  2. Maggiori costi di installazione e manutenzione.
  3. Minore distanza fra antenna fissa e dispositivo mobile.
  4. Rischio di spionaggio cinese, campagna propagandistica dell’amministrazione Trump ma preso molto seriamente dall’intelligence britannica, giapponese, israeliana e di altri paesi .
  5. Rischi per la salute.

Cosa c’è di vero sui rischi della tecnologia 5 G per la salute

La Commissione Internazionale per le Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP- International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection) ha presentato una bozza di revisione dell’attuale norma   (valida per le frequenze elettromagnetiche nell’intervallo da 100 kHz a300 GHz). Le onde radio penetrano i tessuti, i quali si riscaldano quando assorbono la loro energia. L’esempio più tangibile è il forno a microonde, nel quale i cibi sono confinati in un piccolo spazio e sottoposti ad una potenza elettromagnetica elevata. La profondità di penetrazione delle onde diminuisce con l’aumentare della loro frequenza, per cui nel caso del 5G , le onde malapena riescono ad attraversare la pelle. L’effetto del riscaldamento indotto dalle onde radio è trascurabile nel caso dei dispositivi di telecomunicazione per due motivi: perché la loro potenza è estremamente piccola e perché l’intensità del campo elettromagnetico diminuisce con il quadrato della distanza. Questo è il motivo per il quale si consiglia sempre di non parlare durante molto tempo con il telefonino attaccato all’orecchio, bensì di utilizzare il viva voce oppure le cuffie. Così facendo, l’intensità delle onde elettromagnetiche che raggiunge le parti più sensibili della testa sarà trascurabile. Secondo l’ICNIRP, gli effetti dell’esposizione a campi di alta frequenza ma di potenza piccola sono stati studiati a lungo, e non sono mai stati provati effetti avversi per la salute. L’unico effetto riscontrato è una lieve alterazione dell’attività del cervello, misurabile mediante elettroencefalogramma. Non è stata riscontrata però alcuna alterazione biologica causata da tale effetto. Diversi studi hanno segnalato un lieve aumento di tumori al cervello e all’udito, ma solo su gruppi di utenti di telefonini molto “accaniti”. Altri studi non hanno riscontrato alcuna correlazione fra l’uso dei cellulari ed eventuali disturbi cognitivi, del sonno o di qualunque altro tipo. La conclusione dell’ICNIRP è dunque che se l’esposizione alle onde di alta frequenza rimane sotto a certi limiti, chiamati tecnicamente con l’acronimo SAR (Specific Absorption Rate, tasso specifico di assorbimento), non esiste alcun rischio per la salute. Le regole pratiche che raccomanda l’ICNIRP sono dunque:

  1. Quando si acquista un telefonino, guardare la scheda tecnica e preferire i modelli con il SAR minore.
  2. Utilizzare il telefonino con le cuffie, o in viva voce, in modo da mantenere l’antenna lontana dalla testa e minimizzare così l’incidenza delle onde radio sull’udito interno o sul cervello.
  3. Minimizzare il tempo di conversazione, limitandolo a trasmettere solo informazione rilevante.

Diverso il parere del dott. Dariusz Leszczynski, professore associato di biochimica all’Università di Helsinki. In una lettera aperta alla Commissione Europea e all’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO, World Health Organization), il ricercatore segnala che, sebbene la frequenza delle onde radio del sistema 5G non riescano a penetrare oltre la pelle, questa è l’organo più esteso del corpo umano e la barriera che ne impedisce l’entrata dei microrganismi patogeni. Secondo Leszczynski non si sono studi che consentano di affermare con certezza che le frequenze e potenze dei dispositivi 5G siano assolutamente innocue per la pelle.

Un’associazione di ricercatori chiese una moratoria alla CE affinché l’installazione delle reti 5G venisse sospesa, finché non saranno condotti studi specifici sui loro effetti sulla salute. Va sottolineato che tale richiesta è stata sottoscritta dai singoli ricercatori a titolo personale, quindi non riflette il parere ufficiale delle istituzioni alle quali essi appartengono.  La UE ha risposto  che non ci sono evidenze scientifiche che giustifichino una revisione delle attuali Direttive Europee per l’esposizione ai campi elettromagnetici , le quali sono comunque basate sulle direttive dell’ICNIRP e del WHO.

Infatti, molti altri ricercatori non la pensano allo stesso modo del prof.  Leszczynski. E’ il caso del Dr. Alexander Lerchl, professore di Biologia ed Etica della Scienza e della Tecnologia, della Jacobs University Bremen, il quale sostiene che i campi elettromagnetici non causano effetti negativi sulla salute.  La posizione del Lerchl è contestata da un altro scienziato, il dott. Jeromy Johnson, il quale dice di aver subito problemi di insonnia e fischi all’udito da quando fu installato sotto casa sua un potente sistema WiFi. Il Johnson segnala che le ricerche dell’istituto di Bremen sono finanziate dall’industria dei dispositivi WiFi, e che lo stesso Lerchl è stato condannato dal tribunale di Amburgo per diffamazione nei confronti di altri ricercatori, ai quali accusava di pubblicare “finte ricerche” .

Conclusioni?

E’ difficile trarre conclusioni dalla marea di informazioni sui presunti effetti biologici delle reti 5G. Come si può apprezzare dagli esempi proposti in questo articolo, esiste sempre una componente di interessi personali nelle affermazioni dei difensori e dei detrattori di tale tecnologia, che ne inficia la obiettività.  La posizione più onesta sembra, a nostro avviso, quella espressa dal prof. Leszczynski in una intervista concessa ad Euronews :

“Usate il telefonino quanto volete, ma non usatelo quando non ce n’è bisogno.”

 

Approfondimenti

https://www.euronews.com/2019/03/26/what-are-the-health-risks-associated-with-a-5g-network

https://en.wikipedia.org/wiki/5G

http://www.whatmobile.net/5g-networks-expectation-vs-reality/

http://www.whatmobile.net/combating-threat-5g/